Dear readers,
as promised here’s the second part of ASPS activity update.
The great news is that after F449 the Association has created what seems to be the lucky thruster who’ll make it into space!
The prototype name is F432 and it has the following specs:
- Input power: 250W
- Thrust: 250 mg ( measured at less than 1 minute into testing, because Laureti had to turn the power off to avoid overheating)
Once again it has been observed the thrust superimposition phenomenon (I’m calling it this way to convey the idea but it might not be technically correct) that first manifested with F242: in short words under a constant power input the thrust slowly builds up over time and once the power is turned off the prototype keeps thrusting, like if it had to work off the previously “accumulated” thrust.
This behavior previously led Laureti to hypothesize that PNN moves with uniform accelerated motion rather than with uniform linear motion.
What does F432 lack to become a small starship? I quote Laureti’s writing on ASPS webpage (original in Italian):
It lacks a battery power supply (and solar panels for recharging), amplifiers and preamplifiers, telemetry etc. In detail, amplifiers and preamplifiers must be far lighter than the mastodons actually in our possess. Certainly the best thing would be to couple rechargeable batteries with an RTG, but we can’t afford it because our country has repudiated with a referendum [against nuclear power – E.N.] the work of Enrico Fermi, the first who managed to create the first nuclear reactor. Repudiated on the basis of extremist environmentalist propaganda, with the vows of who can’t usually distinguish physics from physical education.
Since apparently RTG technology is forbidden in Italy (I say apparently because I hope Italian State will find a loophole, when it’ll be the moment), Laureti’s choice has to fall back on lithium batteries but it’s not a simple quest because the required specifications aren’t common in the products on the market. I post a Laureti’s discussion about this topic (original in Italian):
>Well, this battery pack isn’t nuclear but rechargeable lithium:
>https://www.niu.com/it/m1/specs/
>They allow to power a small electric motor for city mobility up to 60Km
>48 V, 32 Ah, weight is about 8 kg
Laureti: They don’t adapt to any of the values of our amplifiers.. we bent over backwards (or better: my collaborators did) to find the right ones.. and the most powerful ones can’t be even freighted by plane from America!
>Ok, Mars is farther, but such batteries are rechargeable, so with some help from solar panels.. who knows?
Laureti: We need the pair rechargeable lithium batteries and RTG batteries (plutonium, unfortunately) to be able to land on Mars with some sensitivity, collect martian soil and then head back to Earth (no crew of course!). With lithium batteries alone we can only have a stroll around Mars and then go back home.
>However, if I can ask a question.. What means do you think to use to send your equipment into space?
Laureti: I’ve got two answers that I can’t give.
In the above mentioned writing on ASPS webpage he also published a couple of raw sketches of the future PNN test spacecraft configuration.
Here’s the side view:
and the front view:
Laureti wrote that after many hardships, maybe (emphasis on maybe) within the end of the year ASPS will honor its old dream of a PNN spaceship for Mars! In fact, unlike F449, prototype F432 is actually in the process of being adapted to space flight, thanks also to the help of four formidable Italian collaborators.
Unfortunately we can carry only moss and/or bacteria instead of elephants. This is what our personal budget allows and it’s the consequence of my ASPS-Calmagorod stubbornness , because for decades I’ve never bent the knee in front of various Baal (that is NASA,ESA and friends) who only wanted the know-how of PNN in exchange for “fried air” [an Italian way to say “nothing” – E.N.].
If you’re asking yourselves why the cross-shaped fore of the future F432 spaceship, it’s because Laureti dedicates it to all those detractors who yelled for years hate and derision against ASPS work and Laureti’s faith in God.
Here we are then: if all goes well soon we will finally see an electromagnetic thruster at work in space and if the uniform accelerated motion hypothesis is right we’re in for a wild ride!
Neo Leges Motus 
MGA classified component means secret once again. I expected an autocad design
LikeLike
La PNN non andra’ mai lontano senza disegni CAD :–)
LikeLike
Ahah vero.. oggi l’immagine vale ancora più del prodotto, basta vedere la risonanza che ha avuto la presentazione in computer grafica dei razzi passeggeri di Musk.
LikeLike
mi spiega come fanno senza disegni esecutivi a costruire i pezzi delle navi spaziali ?
LikeLike
Non penso che non li abbiano solo perché non li mettono su internet. In più da quanto ho capito la filosofia di Laureti è quella di non ricorrere ad immagini suggestive per abbellire il suo lavoro. Lo schemino fatto a penna ad esempio è proprio una provocazione per coloro che accettano una cosa solo se è presentata bene. Comunque l’approntamento di F432 per lo spazio è a cura di collaboratori esterni all’ASPS che presumo abbiano le competenze – e gli schemi 🙂 – per portare a termine l’impresa.
LikeLike
Io accetto tutto purche’ funzionale allo scopo, anche la mia era una provocazione …
LikeLiked by 1 person
Salve sono un ing.informatico ma sono appassionatissimo di scienza di frontiera, ho visto i disegni esplicativi del principio di propulsione e vorrei fare una domanda perche’ vorrei riprodurre in scala un piccolo prototipo , la corrente deve scorrere nei fili avvolti attorno all’armatura centrale ? perche’ dalle formule, noto che la corrente interferirebbe con la corrente di spostamento generando un contro campo magnetico che affievolirebbe l’effetto. Mi sto sbagliando ? la corrente di spostamento ha le dimensioni di una corrente effettivo in fondo…
LikeLike
Benvenuto Vinny71!
Purtroppo quel prototipo non può funzionare perchè Laureti ha volutamente pubblicato informazioni errate.
In fondo al post al quale fai riferimento (https://neolegesmotus.wordpress.com/2015/08/04/aspss-electromagnetic-engine-tds-vf2/) avevo aggiunto, nelle note, questa sua affermazione:
[..] If one day the official physics will recognize that the displacement current and its magnetic field does not exist I’ll say that what is described at http://www.calmagorod.org (read: PNN CAPACITORS THRUSTER) IS WRONG.
If they won’t recognize its nonexistence, should read that Maxwell’s equations must be rewritten, I’ll always say that what is in the site is the PNN thrust procedure.
Since Calmagorod is online no orthodox physicist told me that the above description is wrong, because if they did they should say that Maxwell’s equations are wrong!
In poche parole quel propulsore dovrebbe funzionare proprio grazie alla corrente di spostamento, mentre Laureti ha sempre affermato che la chiave per la PNN risiede proprio nella non-esistenza della stessa.
La struttura tuttavia dovrebbe essere quella mostrata dato che il prototipo TdS mostra proprio 3 dischi nella sezione centrale.
Qui: https://neolegesmotus.wordpress.com/2017/02/22/how-to-violate-newtons-third-asps-early-method/ può trovare il primo metodo adottato da Laureti per ottenere una spinta E.M apprezzabile. Spero possa esserle utile per i suoi esperimenti.
LikeLike
Solo l’esimio c’e’ riuscito.
LikeLike
Innanzitutto Vinny mi fa venire in mente Winny The Pooh, e poi 71 cos’e’ l’eta’ ?
LikeLike
Selroc per favore non fare provocazioni gratuite
LikeLike
no, deve essere l’anno di nascita
LikeLike
Ok da oggi le mie provocazioni saranno a pagamento
LikeLiked by 1 person
Secondo me l’effetto che l’esimio sta sperimentando e’ una semplice f.e.m. indotta dalla variazione repentina dei campi, lui dice di ottenere un impulso, quindi suppongo che l’apparato oscilli, non presenti una deviazione costante. Ho rifatto un paio di conti , rispolverando il mio vecchio libro di campi, e la corrente di spostamento effettivamente ha le dimensioni di una corrente , giocando un po’ con le formule ed incrociando i campi, ho fatto ingegneria inversa e sono arrivato ad un modello di propulsore un po’ piu’ semplice da realizzare, l’unico motivo per cui non dovrebbe e’ se la corrente di spostamento ha bisogno di una effettiva massa per produrre una spinta. Vi espongo brevemente la mia idea immaginate un parallelepipedo, due faccie una contro l’altra sono le armature di un condensatore fra le quali scorre una corrente di spostamento, le altre due faccie sono bobine dove scorre una corrente sfasata di + 0 – pi/2 , all’interno del parallelepipedo, si dovrebbe creare una forza data dal prodotto vettoriale di I e B ( F = i L^B ) , cosa effettivamente venga espulso non ve lo so dire, ma mi accingo a ricreare questo esperimento e vi faro’ sapere.
Salutatemi l’esimio
LikeLike
Non conosco il funzionamento effettivo della PNN quindi non posso aiutarti più di tanto. Comunque dai video si vede che l’apparato non oscilla ma resta inclinato sul pendolo balistico nonostante la spinta sia impulsiva (come puoi vedere nel link della mia ultima risposta si manifesta solo in determinati punti del treno d’onda). L’alta frequenza e l’effetto “memoria” della spinta – cioè che l’apparato continua a spingere per qualche tempo una volta interrotta l’alimentazione e che a me fa venire in mente i vecchi tubi catodici che ci mettevano un pò a scaricarsi del tutto- sembrano produrre come effetto una spinta costante.
In merito alla corrente di spostamento invece Laureti è sempre stato molto chiaro: per lui non esiste proprio ed è proprio questa la chiave di volta della PNN, ovvero tenendone conto l’apparato non funziona.
Comunque vada i tuoi risultati sperimentali saranno i benvenuti qui.
LikeLike
Non conosciamo il funzionamento solo l’esimio lo conosce e chiedere a noi equivale a tentare di carpire informazioni ultrasegrete 🙂
LikeLike